10 cose da sapere sul sushi

Ti piace il sushi? Anche se è un piatto tipico giapponese, il sushi è ormai diventato una pietanza globale e ha trovato appassionati in ogni nazione.

Ma quanto conosci del sushi? Sai prepararlo come un vero chef giapponese? Difficile, perché una delle cose da sapere sul sushi è che diventare sushi chef richiede anche oltre 10 anni di formazione!

Ma a noi basta saper preparare il sushi per gustarlo come amanti di questo piatto. Oggi, quindi, ti elenco alcune curiosità sul sushi che forse non conoscevi.

10 cose che non sapevi sul sushi

  1. In origine il riso veniva buttato, non mangiato. Il riso era usato perché parte del metodo di conservazione del pesce, che doveva fermentare per diversi mesi. Poi è stato consumato in tempi più brevi e il riso quindi ha iniziato a essere mangiato assieme al pesce.
  2. L’aceto si aggiunge al riso per imitare il gusto della fermentazione e per le sue qualità antibatteriche.
  3. Il sushi è nato come cibo veloce ed economico, come l’occidentale fast food.
  4. Le donne non erano autorizzate a diventare sushi chef, perché di credeva che i loro profumi avrebbero contaminato il gusto e la qualità del pesce.
  5. Il coltello tradizionale da sushi è affilato soltanto da un lato, quello destro. Un mancino dovrebbe ordinare un coltello affilato dal lato sinistro.
  6. Il sushi andrebbe mangiato iniziando dalle parti più chiare, procedendo poi con quelle più scure. Questo perché i pezzi di pesce di colore più scuro hanno un sapore più forte.
  7. Il wasabi si aggiunge per attenuare l’odore forte del pesce e per le qualità antibatteriche e disintossicanti.
  8. Tradizionalmente il sushi si mangia con le dita, non con le bacchette.
  9. Oggi si usano foglie di bambù di plastica per decorare il piatto di sushi, ma in origine erano foglie di erba reali, e servivano anche per le loro proprietà antibatteriche e per mantenere il pesce fresco più a lungo.
  10. Il 1° giugno è il Sushi Day: giornata mondiale creata nel 2009 per tutti gli amanti del sushi.

Il Sushi Day si avvicina…

Onorerai questa giornata con un bel piatto di sushi?

I cibi più dannosi per l’ambiente

Quello che mangiamo può davvero influire sui cambiamenti climatici? Oggi si parla molto dei danni apportati dall’uomo all’ambiente, che si riflettono anche sul clima, puntando però quasi sempre l’attenzione sull’abbandono della plastica e sull’uso di energie alternative.

Eppure anche ciò che mangiamo ogni giorno è responsabile dei cambiamenti del clima. Sì, allevamento e agricoltura contribuiscono più dei trasporti al fenomeno del riscaldamento globale. Naturalmente sto parlando di agricoltura e allevamenti su scala industriale.

La produzione di alimenti e i cambiamenti climatici

La zootecnia è responsabile dell’emissione nell’atmosfera di una gran quantità di gas serra. Prova a pensare a quanta carne si produca ogni giorno in modo intensivo per soddisfare la richiesta di tutto il pianeta.

Si è stimato che gli allevamenti per la produzione di carne e latte emettano il 18% di anidride carbonica, metano e ossido di azoto nell’atmosfera. È quasi un quinto!

Per produrre cibo per il bestiame o per creare pascoli si distruggono intere foreste, specialmente in zone delicate come l’Amazzonia, mettendo così in pericolo le specie animali che vivono in quegli habitat. E facendo perdere ogni anno intere porzioni di verde sul pianeta.

E poi ci sono le grandi quantità di fertilizzanti chimici a base di azoto che emettono carbonio, utilizzati per la produzione di mais e altro foraggio e nell’agricoltura intensiva.

Anche l’emissione di metano è altissima, metano che proviene dai composti presenti nel letame.

I cibi più dannosi per l’ambiente

Come avrai capito, la carne è il principale indiziato: in particolare la carne di agnello, maiale e manzo, ma anche quella di pollo e tacchino. Ridurne la consumazione mensile, sostituendola con dei gustosi legumi (che sono molto meno dannosi per l’ambiente) è una soluzione da adottare.

Fra il pesce ci sono il tonno in scatola e il salmone d’allevamento. E infine le uova, che non sono carne, ma provengono da allevamenti intensivi di pollame.

Che cosa puoi fare per migliorare le condizioni climatiche? Considera quanto hai letto oggi e scegli una dieta più sana per la tua salute e per il tuo pianeta.

Come conservare frutta e verdura

A ogni cambio di stagione troviamo nuovi prodotti agroalimentari sul mercato: nuovi tipi di frutta e verdura che ci fanno variare la dieta. Ma sappiamo come conservare questi prodotti della natura?

Il primo consiglio che ti do è di comprare soltanto la frutta e la verdura che sei sicuro di consumare a breve: evitare gli sprechi dev’essere il primo obiettivo in cucina.

Come conservare la verdura

  • Lava le verdure soltanto se devi consumarle: mai prima, rischi che si deteriorino velocemente.
  • Verdure in frigorifero: mettile nel cassetto in basso, all’interno di un sacchetto forato, per mantenerle fresche più a lungo.
  • Verdure da congelare: lavale bene, tagliale a cubetti o a dadi e conservale in un contenitore.
  • Verdure in eccesso: puoi usarle in molti modi, per esempio per preparare delle zuppe o delle frittate, per condire la pizza o anche per alcune ricette di pane.

Come conservare la frutta

  • Mele: se mature, puoi lasciarle sul tavolo per una settimana o scoperte in frigorifero per un mese.
  • Pere: falle maturare sul tavolo, poi puoi anche conservarle in frigo.
  • Agrumi: non si deperiscono in breve tempo, quindi puoi lasciarli per alcuni giorni sul tavolo.
  • Banane: maturano velocemente e quando meno te ne accorgi, le ritrovi marroni. Andate. Comprale nella quantità giusta che ti occorre.
  • Ciliegie: anche le ciliegie tendono a deperire rapidamente. Ma non credo che restino per troppo tempo sul tavolo. In fondo il detto “una ciliegia tira l’altra” si fonda su fatti realmente accaduti!
  • Fragole: lavale soltanto se devi mangiarle, altrimenti l’umidità le rovinerà. Lasciale con lo stelo attaccato, dureranno più a lungo. Fa’ attenzione a quelle rovinate, ché rovineranno anche le altre.
  • Melone: se non tagliato, può restare in frigo al massimo per alcuni giorni. Se tagliato, lasciagli i semi, aiutano a mantenerlo, e conservalo al massimo per 3 giorni in frigo avvolto nella plastica.
  • Uva: lavala solo se devi mangiarla. In frigo riponila in un sacchetto di carta, lontana da altro cibo, perché assorbe gli odori. Non congelarla.
  • Fichi: mangiali freschi, il massimo è appena colti. Puoi conservarli in frigo in un sacchetto nella parte più fredda al massimo per 2 giorni.
  • Pesche: se sono mature, conservale in frigo. Se sono acerbe e vuoi farle maturare presto, chiudile in un sacchetto di carta.
  • Prugne: possono maturare sul tavolo per qualche giorno, altrimenti in frigo in un sacchetto per pochi giorni.
  • Albicocche: se acerbe, si conservano a temperatura ambiente per 5 giorni. Se mature, in frigorifero chiuse in un sacchetto di carta per 1 settimana.

E tu, come conservi di solito frutta e verdura?

Come evitare gli sprechi alimentari

Sai quanto cibo viene buttato ogni giorno dalle case degli italiani, anziché sfamare chi ne ha bisogno? Non immagini quanti prodotti alimentari finiscano nelle discariche.

Non è solo una questione di rispetto per il cibo stesso e di mancata sensibilità per chi non può permettersi quel cibo e che sta morendo di fame, ma è anche uno spreco di denaro e di risorse naturali.

Oggi voglio quindi darti qualche consiglio su come evitare di sprecare i prodotti alimentari quando cucini. Ridurre questi sprechi deve diventare uno dei tuoi obiettivi in cucina.

Come evitare gli sprechi alimentari

Ci sono azioni che puoi compiere ogni giorno che ti permetteranno di cucinare e mangiare il cibo di cui davvero necessiti, senza quel surplus che non utilizzerai mai e che finirà per marcire nel frigo prima di esser gettato via.

  • Pianifica i tuoi alimenti: prima di andare al supermercato, crea un piano di acquisti, pensa bene al cibo che dovrai comprare. Questo ti aiuterà sia a risparmiare denaro sia a ripensare ad alcune scelte alimentari e a dirigerti magari su cibi più salutari.
  • Controlla la qualità del cibo: conosci sicuramente la data di scadenza di molti cibi confezionati. Indica che dopo quella data il cibo non è più sicuro, non ne è più garantita la freschezza. Ma anche per i prodotti non confezionati come frutta e verdura o carne e pesce esiste una data indicativa di scadenza: non puoi certo lasciare quei prodotti in frigo per un anno.
  • Ordina la tua cucina: tempo fa ti ho spiegato come pulire la cucina e ho parlato di come organizzare i vari prodotti alimentari proprio per trovarli più facilmente e non dimenticarne qualcuno sepolto o nascosto da altri, che finisce poi per deteriorarsi. L’organizzazione del cibo a disposizione nella tua cucina ti permetterà di non sprecarne.
  • Riutilizza gli avanzi: ci sono tanti modi creativi per riutilizzare gli avanzi di cibo anziché gettarli via. Nei prossimi articoli ti darò alcune ricette gustose sugli avanzi.

E adesso tocca a te: cosa fai ogni giorni per evitare di sprecare i prodotti alimentari?

Un pranzo pasquale pieno di salute

Per molti Pasqua rappresenta un altro momento per mangiare cibo buono e abbondante, come è lo stato Natale. Prelibatezze culinarie che fanno benissimo al palato, ma male alla salute.

Si può mangiare bene, si può cucinare del cibo delizioso anche mantenendosi in piena salute. Oggi, quindi, voglio darvi qualche suggerimento per un menu pasquale sano e nutriente.

Primo piatto per il pranzo di Pasqua: linguine di asparagi e granchi

Ingredienti

  • 500 g di linguine
  • 1 peperoncino rosso fresco
  • 1 noce di burro
  • olio extravergine d’oliva
  • ½ cucchiaino di semi di finocchio
  • 300 g di polpa di granchio
  • 2 mazzi di asparagi
  • 1 limone

Preparazione

Mentre cuoci la pasta, trita finemente il peperoncino, sciogli il burro in poco olio in una padella e schiaccia con un pestello i semi di finocchio. Aggiungi il pestato alla padella e friggi per un minuto, poi aggiungi il granchio per scaldarlo. Sminuzza gli asparagi in strisce sottili.

Quando la pasta è pronta, scolala e versala nella padella per saltarla a fuoco medio con il condimento, quindi aggiungi gli asparagi, la scorza e il succo di limone. Infine condisci col il pestato e olio a piacere.

Secondo piatto pasquale: pollo al latte

Ingredienti

  • 1,5 kg di pollo intero
  • 100 g di burro non salato
  • olio d’oliva
  • ½ bastoncino di cannella
  • 1 mazzetto di salvia fresca
  • scorza di 2 limoni
  • 10 spicchi d’aglio
  • 550 ml di latte

Preparazione

Preriscalda il forno a 190°. Condisci il pollo con sale e pepe nero e soffriggilo nel burro con poco olio, per rosolarlo uniformemente. Toglilo dal fuoco, mettilo su un piatto e svuota la padella, così che resti soltanto il fondo dell’olio col burro sciolto.

Adesso rimetti in padella il pollo col resto degli ingredienti e cuoci in forno per un’ora e mezzo. Grazie al latte e alla scorza di limone si formerà una salsa appetitosa. Puoi servirlo con spinaci o purè di patate.

E il dolce?

Non devo dirtelo io: a Pasqua ci sono tanti dolci gustosi, come la pastiera e ovviamente l’uovo di cioccolata. Anche il palato vuole la sua parte. Ma mi raccomando: anche per i dolci usa o compra sempre prodotti biologici e sani.

Buon appetito e buona Pasqua!

Tagliatelle agli spinaci con crema di burrata e pancetta

A marzo, sulla mia pagina Facebook, ho pubblicato una bella – e invitante! – foto di un gustoso piatto di tagliatelle agli spinaci, condite con una crema di burrata e della croccante pancetta.

Sapevo di aver stuzzicato la vostra fame e soprattutto la vostra golosità. Mi hanno infatti chiesto subito la ricetta e io ho promesso che al più presto l’avrei pubblicata qui nel mio blog. Uno chef deve sempre accontentare i propri fan.

Parliamo di tagliatelle agli spinaci

Nel post su Facebook ho accennato alla pasta di Aldo, rinomata qui nella zona dell’entroterra marchigiano. Per chi non lo sapesse, Aldo non è un mio amico: l’azienda ha preso questo nome dalle iniziali dei cognomi dei suoi fondatori: Maria Alzapiedi e Luigi Donnari.

Le tagliatelle della mia ricetta sono verdi, come vedete dalla foto: nell’impasto sono stati usati gli spinaci. E adesso passiamo alla ricetta.

La ricetta delle tagliatelle agli spinaci con crema di burrata e pancetta

Segui le mie indicazioni e potrai gustare un piatto veramente appetitoso, allo stesso tempo delicato, grazie alla burrata, e dal sapore deciso, grazie alla pancetta croccante.

Prima di tutto procurati questi ingredienti:

  • una confezione di tagliatelle agli spinaci di Aldo
  • burro
  • olio extravergine d’oliva
  • pancetta
  • burrata
  • panna
  • parmigiano

Preparazione delle tagliatelle agli spinaci con crema di burrata e pancetta

In una padella fai rosolare la pancetta tagliata a listarelle o dadini, come preferisci. Appena diventa croccante, toglila dalla padella. Nel frattempo prepara la crema di burrata, frullando il cuore della burrata e allungando il frullato con un po’ di panna.

Sull’olio rimasto in padella aggiungi un nocciolo di burro.

Quando la pasta ha raggiunto il suo punto di cottura, scolala, quindi saltala in padella e infine manteca tutto con il parmigiano. Adesso impiatta e aggiungi la crema di burrata e la pancetta croccante.

E buon appetito!

Cosa mangiare a primavera

Siamo ufficialmente a primavera e con la nuova, bella stagione c’è più abbondanza di cibo. La natura si risveglia e ci regala nuovi prodotti per la nostra cucina. È il momento di dedicarci più ai prodotti freschi e meno alla dispensa, magari visitando le fattorie locali per gustare qualche buon cibo di qualità e soprattutto genuino.

Cosa includere nella tua dieta a primavera

Verdure fresche di stagione, prima di tutto, quindi insalata, orzo, germogli, cavoli, broccoli e verdure a foglia, che aiutano la digestione delle carni e dei cibi grassi (d’inverno magari ne abbiamo abbondato).

Apprezza le erbe come il basilico, la menta, il rosmarino, l’erba cipollina, l’alloro e l’aneto. Puoi usarle nell’insalata o condirle assieme alle patate o alle zuppe.

La primavera è anche la stagione dei piselli, ottimi da usare per le zuppe, cotti al vapore per i contorni o anche saltati in padella, e degli asparagi di campo (che hanno un sapore intenso e sono anche diuretici), che puoi cucinare in zuppe, in padella o al vapore, proprio come i piselli.

Vogliamo parlare del pesto? Approfitta di questa stagione per usare le verdure giovani e le erbe primaverili e condisci la tua pasta con un buon pesto fatto in casa.

Cosa è meglio evitare di mangiare a primavera

Più che di mangiare, è meglio non esagerare con alcuni cibi. In genere si dovrebbero mangiare meno grassi, meno cibi salati e pesanti come carne, formaggi, dolci (anche se sta arrivando la Pasqua e sappiamo tutti che porta con sé una serie di prelibatezze dolciarie e gastronomiche).

I pasti della primavera dovrebbero diventare più leggeri, specialmente quando si alzano di più le temperature. La terra ci dà parecchi prodotti da gustare, che è bene mangiare crudi o cotti velocemente per far esaltare i loro sapori naturali.

E tu come hai iniziato la nuova stagione? Quali cibi preferisci mangiare a primavera?

5 semplici consigli di catering

Oggi voglio raccontarti come si lavora nel settore della ristorazione, che cosa dovrai aspettarti quando ingaggi uno chef per un evento e vuoi che i tuoi ospiti tornino a casa soddisfatti e soprattutto non affamati.

In questo campo non lavora soltanto lo chef. Io, come chef, sono responsabile del menu, che ovviamente scelgo insieme al cliente. Ma con gli ospiti interagiscono i camerieri. Che f e camerieri devono assicurarsi che l’evento si svolga senza problemi.

1. La sicurezza alimentare prima di tutto

  • Usare taglieri diversi per tagliare la carne cruda e le verdure fresche: si eviteranno contaminazioni.
  • Cuocere e raffreddare ogni cibo alla temperatura appropriata.
  • Usare prodotti alimentari di qualità.
  • Assicurarsi dell’igiene in cucina.

2. Scegliere cibi caldi e cibi freddi

Non è soltanto una questione di gusti (piatti caldi e piatti freddi accontentano titti gli ospiti, ognuno ha le sue preferenze), ma anche di organizzazione: mantenere il cibo caldo alla giusta temperatura per essere servito per tanti ospiti può diventare un problema.

3. Attenzione alle intolleranze e alle scelte alimentari

Cucina senza glutine, cucina vegetariana e vegana: oggi c’è sempre più sensibilità alle persone che soffrono di intolleranze alimentari e a quelle che hanno deciso diete particolari.

4. Fornire un servizio professionale

Un buon addetto alla ristorazione deve provvedere a un buona assistenza clienti, ha la responsabilità dell’igiene, del controllo della qualità dei cibi, dell’assunzione del personale di servizio e deve anche rispettare il budget richiesto.

5. Organizzare un menu pratico

È davvero necessario preparare 50 pietanze per un evento? I problemi a cui si andrà incontro sono 3:

  1. gli ospiti saranno in difficoltà per la scelta dei piatti da consumare: non riusciranno mai ad assaggiare tutte le pietanze preparate e questo comporterà uno spreco inutile di cibo;
  2. il cliente spenderà molto di più;
  3. sarà un immane lavoro per lo stesso chef organizzare e preparare tutti quei piatti e per un gran numero di ospiti.

Penso che sia sempre meglio scegliere un numero discreto di piatti, con un’alternanza di cibi e ben preparati, così che il menu diventi accessibile a tutti gli ospiti, che non saranno stressati dalla scelta e potranno invece gustarli tutti.

Pulizie di primavera… in cucina!

La primavera è ormai dietro l’angolo, la natura si risveglia e nuovi prodotti entrano a far parte della nostra dieta quotidiana. Com’è tradizione, è in questo periodo che scattano le cosiddette “pulizie primaverili”.

Non sarebbe bello applicarle anche alla nostra cucina?

Una cucina pulita e ben organizzata ci permette di lavorare meglio, in modo più semplice ed efficiente. E anche più sicuro per la nostra salute.

Ho deciso così di preparati una lista di cose da fare per avere una cucina più fresca, ordinata e che renda meno impegnativo il tuo lavoro giornaliero.

Pulizia profonda della cucina

Cucinare è piacevole, ma dev’essere anche un’attività svolta nella più completa igiene. La prima cosa che devi fare, quindi, è lavare a fondo uno degli ambienti della casa che va tenuto sempre in ordine e ben lustro.

Cosa pulire? È presto detto:

  1. Dispense
  2. Cassetti
  3. Scaffali
  4. Frigorifero e congelatore
  5. Lavastoviglie
  6. Forno, piani di cottura e forno a microonde
  7. Lavello
  8. Pavimento e piastrelle

Organizzazione dei prodotti alimentari

Adesso che tutta la tua cucina è perfettamente pulita e profumata, controlla tutti i barattoli, le scatole, le confezioni di cibo che hai e i contenitori del frigorifero che hai svuotato.

Sicuramente troverai cibo scaduto, ben nascosto in fondo a qualche dispensa o in un angolo non visto del frigorifero. Qualche condimento e avanzo che hai tenuto per un altro giorno e hai poi dimenticato, semisepolto da altri prodotti.

Nel ripiano delle verdure del frigorifero ci saranno lattuga, cipolle, carote non viste che hanno iniziare ad ammuffire. Getta via ciò che non puoi più consumare e organizza bene il cibo restante.

Posiziona più in vista gli alimenti che scadono a breve. Non tenere aperte tante confezioni di pasta, quando puoi raggrupparle per tipologia in altri contenitori, ottimizzando così lo spazio nella dispensa.

E soprattutto fai ordine ovunque: nei cassetti, nelle credenze e nel frigorifero: troverai più facilmente ciò che ti occorre per cucinare.

Inventario dei prodotti alimentari

Hai tutto in cucina? O ti manca qualcosa? Fai un inventario di tutti i prodotti che hai (ricorda che hai appena buttato via il cibo scaduto) e di frutta e verdura della nuova stagione che non può mancare nella tua dieta.

Sei pronta per le pulizie di primavera?

Perché hai bisogno di uno chef per il tuo evento

Hai mai pensato di ingaggiare uno chef per una cena importante, un evento speciale, una festa a cui tieni particolarmente?

Come chef mi sono occupato di organizzare i menu per una serie di eventi come matrimoni, cene aziendali, feste e altre occasioni degne di attenzione.

Oggi ti voglio raccontare perché uno chef riveste la sua importanza nel preparare il menu per un evento. Anzi ti dirò i…

… 7 motivi per scegliere uno chef per il tuo evento

  1. Potrai avere cibo di qualità: se segui il mio blog, sai già quanto io tenga ai prodotti agroalimentari di qualità, alle eccellenze italiane. La cucina con cibi sani e nutrienti è una cucina che ci riporta indietro nel tempo, che salvaguarda la nostra salute.
  2. Potrai scegliere il menu: al ristorante dovrai accontentarti del menu della casa, ma a uno chef potrai chiedere i piatti che vuoi.
  3. Uno chef ha esperienza nel preparare menu speciali: vuoi stupire i tuoi ospiti con menu che richiedono non nsolo tempo a disposizione ma anche esperienza nella preparazione? Allora uno chef fa al tuo caso.
  4. Uno chef sa pianificare un menu: noi chef prepariamo menu ogni giorno. Sappiamo quindi quali cibi si integrano meglio con altri, quali bevande si abbinano meglio a un piatto piuttosto che a un altro. In base all’evento, poi, uno chef ti dirà qual è il menu idoneo da scegliere.
  5. Uno chef è attento ai dettagli: preparare un pranzo o una cena non è solo una questione di scelta di ingredienti, di tempi di cottura e di dosi, ma richiede anche occhio per l’impiattamento, per le decorazioni, per tutto ciò che rende una pietanza non solo appetibile al palato ma anche allo sguardo.
  6. Uno chef sa dosare gli ingredienti per ogni piatto: quanto cibo preparare per 30 persone? Quante e quali bevande? Lo chef sa calcolare con precisione le quantità per ogni ricetta e per ogni invitato.
  7. Risparmierai moltissimo tempo: quando è uno chef a cucinare, tu potrai dedicarti ad altre mansioni, anziché trascorrere tutta la giornata in cucina.

Se vuoi avere altre informazioni su come ingaggiare uno chef, scrivimi oggi stesso e risponderò alle tue domande.