Le proprietà nutritive delle verdure bianche

Sai che anche le verdure bianche hanno molte sostanze nutritive? Sono in molti a non dare attenzione a queste verdure, eppure – oltre che buone e utilizzabili in tantissime ricette e come condimenti – offrono importanti nutrienti.

Quali sono le cosiddette verdure bianche?

Ecco l’elenco di quelle comunemente chiamate verdure bianche, con i loro valori nutrizionali.

  • Cavolfiore: contiene composti di zolfo utili al rafforzamento del tessuto osseo e a mantenere sani i vasi sanguigni. Contiene inoltre pochissimi grassi e zero colesterolo, vitamine A e D, calcio, sodio, potassio e proteine.
  • Patate: forniscono fibre e potassio, ma anche vitamina C e B6, magnesio e proteine.
  • Rape: anch’esse sono ricche di fibre e sono anche fonti di calcio, che aiuta a rafforzare le ossa. Hanno inoltre un basso contenuto calorico.
  • Fagioli bianchi: sono fonte di proteine e contengono ferro, potassio e vitamine del gruppo B. Sono anche ricchi di fibre solubili e antiossidanti.
  • Aglio: ha proprietà antiossidanti che rafforzano il sistema immunitario.
  • Cipolle: ricche di vitamina C, sono fonte di fibre alimentari e contengono calcio, ferro e molte proteine. Hanno inoltre un basso contenuto di sodio e assenza di grassi.
  • Zenzero: in una piccola quantità di zenzero fresco ci sono vitamine B3, B6 e C, ferro, potassio, magnesio e fosforo. Poche calorie e pochissimi grassi. Lo zenzero ha anche proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie.
  • Scalogno: rispetto alle cipolle lo scalogno contiene più antiossidanti, minerali (in particolare ferro, calcio, rame, potassio e fosforo) e vitamine.
  • Topinambur: sono un’ottima fonte di potassio e una buona fonte di ferro. Non hanno grassi né colesterolo. Contengono vitamina A e D, calcio e magnesio.
  • Funghi: non sono propriamente delle verdure, ma i funghi sono comunque un cibo a basso contenuto calorico, senza grassi né colesterolo, senza glutine e con pochissimo sodio. Sono ricchi di potassio e vitamina D.

E adesso dimmi: quali di queste verdure bianchi usi spesso in cucina?

I benefici del pesce

Ti piace il pesce? Sai che è fra i cibi più sani del pianeta? Il pesce è ricco di importanti nutrienti, come proteine e vitamina D, e contiene anche gli acidi grassi omega-3 (i cosiddetti grassi buoni), utili per il corpo e il cervello.

Adesso che si avvicina il Natale – e alla vigilia, come vuole la tradizione, si usa cucinare piatti di pesce – è la volta buona di conoscere i vantaggi del pesce nella nostra alimentazione.

Gli acidi omega-3 del pesce e i loro benefici

Se ti stai chiedendo perché questi acidi grassi fanno bene alla salute, ecco una lista dei loro benefici e del perché dovresti inserirli nella tua dieta:

  • Sono utili alla salute cardiovascolare, regolando la coagulazione del sangue e la costrizione dei vasi sanguigni.
  • Sono importanti per lo sviluppo neurologico prenatale e postnatale.
  • Riducono l’infiammazione dei tessuti e alleviano i sintomi dell’artrite reumatoide.

Quali pesci contengono un’alta percentuale di acidi grassi omega-3? Ecco qui una bella lista, che puoi considerare per il cenone del 24 dicembre:

  • Salmone
  • Sgombro
  • Storione
  • Sardine
  • Aringhe
  • Acciughe
  • Trote
  • Tonno

3 tipi di pesce, e loro benefici, per i tuoi piatti

Esistono 3 tipi di “pesce”: pesce azzurro (chiamato così per la colorazione bluastra del dorso), pesce bianco (per la sua colorazione bianca) e i frutti di mare, che sono comunemente associati ai pesci, ma sono molluschi (vongole, capesante, ostriche e cozze) e crostacei (gamberi, aragoste, granchi e aragoste).

Il pesce azzurro (vedi l’elenco poco sopra) è quello più ricco di nutrienti, grande fonte di vitamine A, D, E e di acidi grassi omega-3.

Ma anche i pesci bianchi hanno molti nutrienti:

  • Spigola: è una preziosa fonte di calcio e ferro (te ne basta una porzione per fare il carico della giornata) e vitamina B12.
  • Orata: rispetto agli altri pesci bianchi ha un alto contenuto di omega-3 e contiene vitamine E e D. Aiuta ad abbassare la pressione e riduce l’infiammazione.
  • Eglefino: detto anche asinello, è ricco di iodio e selenio, 2 minerali che mancano spesso nella dieta. Lo iodio è utile alla ghiandola tiroidea e all’equilibrio degli ormoni, mentre il selenio è un antiossidante.

I frutti di mare, per concludere, sono ricchi di proteine magre, grassi sani e minerali (ferro, zinco, magnesio).

Allora, quale di questi pesci cucinerai per il tuo cenone natalizio?

6 modi errati per mangiare il sushi

Se ami la cucina giapponese e soprattutto il sushi, devi allora saperlo preparare. Ci sono diverse ricette per cucinare il sushi e gustarlo secondo la filosofia orientale. E allo stesso tempo esistono purtroppo modi sbagliati per prepararlo.

Oggi ti voglio parlare di come non si cucina il sushi, degli errori che molti commettono quando decidono di mangiare questo piatto giapponese.

1) Non mescolare il wasabi nella salsa di soia

Secondo alcuni chef non bisogna proprio usare il wasabi sul sushi, perché il pesce dovrebbe essere già stagionato.

Tuttavia, come ho scritto tempo fa, il wasabi – pianta originaria del Giappone – si grattugia e si usa come condimento naturale nel Nigirizushi, una delle ricette per cucinare il sushi.

Perché non usare il wasabi con la salsa di soia? Perché il wasabi è già una salsa e l’unica cosa che otterrai è uno scontro di sapori.

2) Non mangiare il sushi con le bacchette

Mangia il sushi con le dita. Tradizionalmente il sushi si mangia con le mani, infatti le varie porzioni sono preparate per poter essere ingerite con un boccone.

Nei buoni ristoranti ti forniranno un oshibori, cioè un asciugamano caldo per pulirti le mani prima di mangiare.

3) Non spezzare le porzioni di sushi

Vale il discorso del punto precedente: il sushi è già pronto per esser mangiato, non hai bisogno di posate, né di un coltello per preparare i bocconi. Se pensi che le porzioni siano grandi, chiedi allo chef di farti porzioni più piccole.

4) Non mangiare il nigirisuhi al contrario

Prendi una porzione di sushi e capovolgila, altrimenti l’aceto del riso mescolerà il sapore del pesce.

5) Non mangiare il sushi senza seguire l’ordine giusto

Sì, devi seguire un ordine particolare per mangiare il sushi, così da assaporare meglio il piatto.

Inizia con un pesce dal sapore più delicato, poi passa a pezzi più grassi, come il salmone e il tonno, quindi prosegui col nigiri. In breve, non devi mai iniziare con il pesce dal sapore più intenso.

6) Non bere vino né altri alcolici con il sushi

Noi italiani siamo abituati ad abbinare il vino bianco al pesce. C’è anche chi preferisce una birra chiara o altre bevande.

Ma se vuoi gustare veramente bene questo piatto giapponese, allora devi immedesimarti completamente nella loro tradizione.

Bevi il sakè con il sushi!

E adesso confessa: quali di questi errori hai commesso quando hai preparato il sushi?

Come mangiare il sushi: tipi e condimenti

Sai come preparare un buon sushi? Prima di dedicarti a questo rinomato piatto giapponese, devi conoscere innanzitutto quante sono le ricette di sushi, ma anche le curiosità sul sushi ti aiutano a comprendere bene la filosofia di questo piatto orientale.

Quanti tipi di sushi esistono?

Prima di parlare di condimenti, dobbiamo conoscere tutte le varietà di sushi: ogni piatto ha i suoi ingredienti e le sue particolarità. Qui di seguito ti elenco ben 9 tipi di sushi che puoi gustare.

  1. Chirashi-sushi: pezzi di pesce crudo in una ciotola di riso.
  2. Gunkan-maki: simile al nigiri-sushi, ma si tratta di polpette di riso e alga nori che le avvolgono, con uova di salmone e ricci di mare posti sopra.
  3. Inari-sushi: una sorta di polpette di tofu fritto ripiene di pesce e altri ingredienti.
  4. Maki-sushi: rotolo di sushi. Pesce crudo e altri ingredienti avvolti nel riso e nelle alghe. Si mangia con le mani.
  5. Nare-sushi: sushi fermentato. Come pesce si usa la carpa.
  6. Nigiri-sushi: è il sushi più comune, una fetta di pesce crudo su un letto di riso.
  7. Oshi-sushi: pesce e riso stagionati e pressati poi in uno stampo.
  8. Sashimi: fette di pesce crudo, ma senza riso.
  9. Temaki-sushi: simile al maki-sushi, con l’alga nori che l’avvolge in forma conica.

Come mangiare il sushi?

Che salsa usare per gustare meglio il sushi? Eccone 3:

  • Wasabi: ne abbiamo parlato poco tempo fa. Il wasabi – o ravanello giapponese – è una salsa piccante, di colore verde, da mettere sopra al sushi. Ha svariati benefici, fra cui ridurre l’intossicazione alimentare.
  • Salsa di soia: è il condimento più usato per mangiare il sushi. Si versa la salsa di soia in una ciotola e vi si immerge il sushi prima di mangiarlo.
  • Shoga: o zenzero sottaceto. Ha proprietà antibatteriche e si usa per purificare il palato. È usato anche per attenuare il piccante del wasabi.

Magari in seguito tornerò nel dettaglio su ogni varietà di sushi. Quale di quelle elencate ti attira di più?

10 cose da sapere sul sushi

Ti piace il sushi? Anche se è un piatto tipico giapponese, il sushi è ormai diventato una pietanza globale e ha trovato appassionati in ogni nazione.

Ma quanto conosci del sushi? Sai prepararlo come un vero chef giapponese? Difficile, perché una delle cose da sapere sul sushi è che diventare sushi chef richiede anche oltre 10 anni di formazione!

Ma a noi basta saper preparare il sushi per gustarlo come amanti di questo piatto. Oggi, quindi, ti elenco alcune curiosità sul sushi che forse non conoscevi.

10 cose che non sapevi sul sushi

  1. In origine il riso veniva buttato, non mangiato. Il riso era usato perché parte del metodo di conservazione del pesce, che doveva fermentare per diversi mesi. Poi è stato consumato in tempi più brevi e il riso quindi ha iniziato a essere mangiato assieme al pesce.
  2. L’aceto si aggiunge al riso per imitare il gusto della fermentazione e per le sue qualità antibatteriche.
  3. Il sushi è nato come cibo veloce ed economico, come l’occidentale fast food.
  4. Le donne non erano autorizzate a diventare sushi chef, perché di credeva che i loro profumi avrebbero contaminato il gusto e la qualità del pesce.
  5. Il coltello tradizionale da sushi è affilato soltanto da un lato, quello destro. Un mancino dovrebbe ordinare un coltello affilato dal lato sinistro.
  6. Il sushi andrebbe mangiato iniziando dalle parti più chiare, procedendo poi con quelle più scure. Questo perché i pezzi di pesce di colore più scuro hanno un sapore più forte.
  7. Il wasabi si aggiunge per attenuare l’odore forte del pesce e per le qualità antibatteriche e disintossicanti.
  8. Tradizionalmente il sushi si mangia con le dita, non con le bacchette.
  9. Oggi si usano foglie di bambù di plastica per decorare il piatto di sushi, ma in origine erano foglie di erba reali, e servivano anche per le loro proprietà antibatteriche e per mantenere il pesce fresco più a lungo.
  10. Il 1° giugno è il Sushi Day: giornata mondiale creata nel 2009 per tutti gli amanti del sushi.

Il Sushi Day si avvicina…

Onorerai questa giornata con un bel piatto di sushi?

Cosa devi sapere sul wasabi se ami il sushi

Hai mai sentito parlare di wasabi? Con questo nome si indica sia una pianta originaria del Giappone (Eutrema japonicum) che cresce in zone d’alta quota presso i fiumi – è chiamata anche ravanello giapponese, anche se la pianta è diversa dal ravanello – sia la salsa, molto piccante e anche calda, ottenuta con il suo rizoma.

Il wasabi si usa, grattugiato fino a formare una pasta verde, come condimento per il sashimi e il sushi. Per grattugiare il wasabi si usa una grattugia a pelle di squalo, chiamata oroshi. Ma bisogna grattugiarlo soltanto quando se ne ha bisogno, perché il sapore e il calore del wasabi si dissipano rapidamente.

Non è così facile trovare il wasabi. Anzi, ciò che spesso si trova nei supermercati è un falso wasabi, un prodotto che ne contiene soltanto una minima quantità. Vendono un misto di senape cinese, rafano e colorante alimentare verde e lo spacciano per wasabi. Potrai trovare il vero wasabi soltanto nei negozi specializzati.

Benefici del wasabi

Ecco le principali:

  • è un condimento naturale
  • ha proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e disintossicanti
  • favorisce una sana digestione

Perché si usa il wasabi nel sushi

La ricetta del sushi, anzi del Nigirizushi, è antica. Il wasabi veniva usato per la preparazione del sushi perché eliminava l’odore forte del pesce, ma soprattutto per le sue proprietà antibatteriche e perché impediva al pesce di deteriorarsi.

Sì, l’uso del wasabi nel sushi evita l’intossicazione alimentare, perché uccide parassiti e batteri dannosi per la nostra salute.

Anche se oggi ci sono altri metodi per mantenere fresco il pesce, l’uso del wasabi nel sushi persiste, perché fa ormai parte della sua antica preparazione.

Conoscevi questo condimento? Hai trovato facilmente il wasabi nella tua zona?